Un nome poetico per il computer
Sono una poetessa appassionata della lingua italiana. Un innamorato nel 1989 mi convinse a comperare un computer. Faticai per imparare a usarlo. Lo chiamai scompilatore e scrissi una poesia.
Il mio scompilatore ha nome mela
scrive conta disegna scheda stampa
è facile da usare come il frutto
che si morde si sbuccia si fa cuocere
con le torte gli arrosti in marmellata
per gelatina cotognate o sidro
fa scena nello studio mentre scrivo
sopra un pezzo di carta con la biro.
Propongo una caccia alle incongruenze
Caro Filippo americano,
Lei sostiene che è colpa di chi non paga le tasse, se le cose vanno male. Non sono d’accordo. La giustizia funziona malissimo, come i due rami del parlamento, il sistema scolastico e quasi tutte le regioni con le province e i comuni, per non parlare delle televisioni le radio, internet e dell’editoria,. Siamo soffocati dalle leggi che continuano ad aumentare per opera di legislatori incapaci a tutti i livelli. Propongo un’associazione di revisori volontari delle proposte legislative insensate, che i nostri eletti partitici continuano a proliferare. Cito la proibizione di un sindaco di girare la città con vino e birra in bottiglia (letta sul corriere pochi giorni fa). Abbiamo una legislazione enorme e dissennata. La caccia non partitica alle incongruenze è possibile, ne sono sicura.
La poesia non si vende in Italia
Cara Anna Bartolini,
la ringrazio molto per la sua risposta. Non avevo mai pensato di interessare il fisco al mio problema di editrice, che ritiene sensato stampare libri da regalare anche dal punto di vista commerciale. Essere tradotta in cinese, oltre che in farsi persiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, sorbo e svedese mi da una grande visibilità. Ini Svezia, dove nel 1968 guadagnai mezzo milione di lire con la poesia, gli italianisti si meravigliarono del mio essere sconosciuta in Italia. Il mio essere donna e soprattutto non partitica mi penalizza pesantemente. La poesia non si vende in Italia. Il mondo editoriale è complesso e difficile. Bisogna riconoscerlo e cercare altre strade.
Regalare libri
Ho un alto reddito, su cui pago regolarmente le tasse, e scrivo poesie. Quattro anni fa ho costituito una casa editrice per pubblicare i miei libri. Sono molto contenta di quest’impresa, nonostante sia dal punto di vista economico totalmente passiva. Quest’anno, ad esempio, ho pubblicato sette libri, quattro in italiano, due traduzioni inglesi e una in cinese. Ho anche letto poesie e presentato libri, accompagnata da un chitarrista israeliano e un percussionista palestinese a Torino e alla Sapienza a Roma. Vorrei sapere perché non posso regalare i libri su cui ho pagato l’IVA, ma devo fingere di averli venduti rischiando di eludere le tasse su un guadagno inesistente.
Bipartisan significa bipartitico. Amato, che appartiene all’opposizione e accetta di lavorare con persone al potere, ha una posizione bipartitica, vale a dire stabilisce un accordo tra due posizione opposte.
Oretta Lunedì, 4 agosto 2008
A settembre vita nuova
Quest’anno ho pubblicato sette libri senza mai presentarli, se non approssimativamente una volta alla Sapienza di Roma. Domani vado a Enna. Buone vacanze a tutti. A settembre vita nuova. Sono già impegnata per due presentazioni e ho trovato una procacciatrice di affari letterari molto promettente.
Oretta Sabato, 2 agosto 2008
Cambiare modi per Kinzica
Aristotele fu maestro di Alessandro Magno e insieme cambiarono il mondo, come mai, che si sappia, due esseri umani prima. La filosofia e la grammatica dell’ellenismo, studiata e diffusa dagli Alessandrini, permearono il mondo e noi parleremmo altra lingua senza di loro. Resero però i critici giudici e nei periodi di gran cambiamento, come questo nostro, l’ellenismo incombe, perché molte parole hanno perso il significato originario, sconvolgendo il dire e il fare agli esseri umani. Rifiutare la cultura giudicante e imbalsamante dell’ellenismo, ripartendo dai presocratici, come con l’aiuto del mio ispiratore Giovanni Mingrino e del professor Roberto Radice dell’Università Cattolica, m’è successo nel mio ultimo libro di poesie, mi permette di agire dire fare il quotidiano in altro senso. Ieri ho pranzato con una cugina incitandola a raccontare scrivere e fare, come mai in precedenza. Ho avuto anche dieci ospiti a cena e parlato con loro di me in maniera un po’ diversa del solito. Sto anche cambiando il mio blog.
Oretta mercoledì, 6 agosto 2008
L’esperienza di guarire 6 ago. 08
Io sono guarita, con l’aiuto della poesia l’ospitalità e la fortuna, per merito di un meraviglioso psicanalista, da una malattia distruttiva e infamante.
È venuto il tempo di guardare l’accaduto per tentare di rendere agevole e possibile ad altri la mia straordinaria esperienza. Ho comprato tre libri sulla mente di Gregory Bateson, pubblicati da Adelphi, che era negli anni sessanta l’editore dei miei amici intellettuali. Andrò a leggerli probabilmente in montagna tra qualche giorno.