Martin Luther King – 1968 - Robert Kennedy
Son morti un negro e un bianco nell'America
che parlavano agli uomini: sparati.
Vanno giù le montagne, s'alza il mare;
l'impediscono i monti ricchi d'alberi.
Tutti su Washington con i carri e i muli
per non piangere più se stessi negri.
Sotto le tende senza igiene e svaghi
aspettare per ore e giorni e mesi.
Hanno arrestato i negri della pace,
sotto le tende, che cantavan inni.
In più di mille coi fucili e i gas
contro centocinquanta disarmati.
Con i piedi di porco e con i bulldozer
distruggono le tende della pace.
E i muli con i carri lungo il fiume
vagano senza fieno e senza paglia.
Son scoppiati gli incendi della rabbia,
i saccheggi dell'ira, le violenze.
E con il coprifuoco cinquemila
soldati sono a Washington di guardia.
Il reverendo Abernathy in prigione
ha chiesto ai preti delle chiese aiuto,
per la scuola e la pace dei suoi negri
e gli altri derelitti della terra.
Sciopero della fame fa d'Abernathy
chiuso in prigione con trecento negri.
Nella piccola cella senza cibo
vuole restare per diciotto giorni.
Rifiutano il denaro di cauzione
i negri della pace chiusi in carcere.
Per sedizione li hanno condannati
a stare in cella con la pelle nera.
Abernathy è uscito di prigione
dopo i suoi venti giorni in una cella.
I carri con i muli vanno ancora
non si sa dove in mezzo alla campagna.
Rocca
Le cose si rovesciano aspettando
che il lavoro continuo trovi sbocchi
inaspettati coltivando amici
con interesse desiderio gioia.
Non il troppo né il poco quanto è giusto
per se stessi e per gli altri condividere.
Il problema del cibo e della fame
delle trasmigrazioni e degli esclusi
dei poveri del mondo primo e terzo
della nostra cultura e dell'altrui.
Per legge matematica si chiama
soluzione al problema l'enunciato
d'ogni problema senza soluzione.
Ma per quadrare il cerchio col diametro
bisogna fare conti irrazionali.
Enio Tomiolo
Fare del proprio meglio e non puntare
troppo in alto né in basso ma i bersagli
accettando la corsa delle stelle
senza fretta né rabbia proseguire
inventando la scelta del cammino
che continua a spostare il tempo e i luoghi.
Non ci sono problemi: l’acqua scorre
e le foglie ammucchiate stanno insieme.
Parole poesie bambini feste
ripetono la vita continuando
una scelta precisa equidistante
dal possibile bene e un poco male.
Non storcere temere rifiutare
tentare andare avanti reinventare.
Marc Chagall
Non è filosofia la psicanalisi
che non vuole sapere ma curare.
È scienza dell’amore che la logica
cerca spesso negando di fuggire.
Ci han strappato dal cuore la speranza
distrutto nella mente le parole
gettato il mal di mare nello stomaco
calcolando al centesimo le morti
della strage e le nostre reazioni.
Ma lavorando adagio nell'altrove
possiamo ritrovarci saldi e vivi
e sapere di nuovo dire e fare.
1992
Contro il muro di gomma malasorte
della mediocrità che si elastizza
per rimanere uguale ferma inerte
nel non nulla narciso di se stessa
mentre il mondo precipita e rovina.
Io penso all’italiano da salvare
con la mia poesia che piace a scuola.
Senza pensare al dopo al come al meglio
ogni giorno con calma avanti vado.
Sono andata in due scuole stamattina e ho incontrato con successo quattro prime medie
Giovagnoli
Per scrivere bisogna stare in ozio
evitando le brighe del negotium
cioè la vita pratica le imprese
della casa degli ospiti dei libri
da offrire in conoscenza diffusione.
Delegare è la strada da percorrere
sbagliando riprovando indovinando.
Trovare la misura propria e altrui
per raccogliere fiori semi frutti
e rendere contento chi dà aiuto.
Vincent Van Gogh
Io non pensavo al modo che vivevo
e non cercavo mai dentro il profondo
un senso del capire dire fare.
La poesia mi prese e fu un miracolo
di meraviglia e di condivisione
La faticosa libertà del dire
dell’essere e capire del disfare
non deve far cadere nel nirvana
del privilegio in mezzo agli intoccabili.
La gloria esibizione e il suo contrario
smisurano confondono dislocano.
La virtù che sta in mezzo è condividere