Oretta mercoledì, 6 agosto 2008
L’esperienza di guarire 6 ago. 08
Io sono guarita, con l’aiuto della poesia l’ospitalità e la fortuna, per merito di un meraviglioso psicanalista, da una malattia distruttiva e infamante.
È venuto il tempo di guardare l’accaduto per tentare di rendere agevole e possibile ad altri la mia straordinaria esperienza. Ho comprato tre libri sulla mente di Gregory Bateson, pubblicati da Adelphi, che era negli anni sessanta l’editore dei miei amici intellettuali. Andrò a leggerli probabilmente in montagna tra qualche giorno.
La nuova poesia, che rifiuta l’irrealismo e l’atemporalità del post-moderno, si chiama poesia esperienziale.
Il caso nella vita è il cambiamento
da capire seguire abbandonare
ascoltando provando rifiutando
col cuore con la mente e l’esperienza
di se stessi e degli altri nell’andare.
Ina Bianco
Le poesie per Giovanni, il mio ultimo libro di poesie, hanno cambiato il modo di vivere a me, a Giovanni e ad Emilia la sua fidanzata. Io ho raggiunto lo status di poetessa esperienziale, Giovanni ed Emilia sono diventati contenti del lavoro che stanno facendo. Lavorano tutti e due anche per me. Non sarei mai andata a Torino a leggere poesie per la pace con un chitarrista israeliano e un percussionista palestinese senza la condivisione dell’impresa con Giovanni. Con Emilia, che lavora in campo scientifico, stiamo mettendo insieme un’associazione d’arte esperienziale e un premio di pittura. L’arte, la poesia, se sono autentiche, precedono i tempi e rendono compartecipi della realtà.
Chi dà nome alle cose non le imita,
ma le scopre e le inventa per sé e gli altri
dentro la realtà che è condivisa.