Io mi sono molto spaventata
cinquantacinque anni fa
di andare contro l’Italia
di Giacomo Leopardi:
Italia sempre solo e ancora pianto.
Non per il mondo perso nei ricordi
della storia che non torna eguale
se non nel desiderio di chi ignora
il tempo che si cambia sempre nuovo
nascendo dal passato che distrugge,
ma per la vita d'oggi che ci muore.
Non ne parlai a nessuno
neanche all’ispiratore
con cui durante l’impresa
che durò un anno
vinsi perfino una gara di sci
ma fortunatamente continuai.
Italia sempre solo e ancora pianto.
Non per il mondo perso nei ricordi
della storia che non torna eguale
se non nel desiderio di chi ignora
il tempo che si cambia sempre nuovo
nascendo dal passato che distrugge,
ma per la vita d'oggi che ci muore.
Voi che moriste guardando le stelle
per questa terra or non è molto
e anche voi che per essa via la vita
buttaste senza colpa e contro voglia.
Forse già nell'ignoto che vi prese
male armati e privi di speranza
sapete che la morte non si salva
se non quando la lega a sé la vita,
Ci han strappato dal cuore la speranza
distrutto nella mente le parole
gettato il mal di mare nello stomaco
calcolando al centesimo le morti
della strage e le nostre reazioni.
Ma lavorando adagio nell'altrove
possiamo ritrovarci saldi e vivi
e sapere di nuovo dire e fare.
1992