Di seguito tutte le poesie pubblicate sul blog, in ordine cronologico.
 
 
Di oretta (del 19/09/2008 @ 10:34:02, in Album diario, linkato 17769 volte)

Il mercato dell'arte è una chimera
del niente narcisismo post moderno
che irrora di pubblicità denaro
strabordante di cacca disamore.
La vita sfida entropica è dolore
che difende per essere - è passione
che condivide cibo amore e resti
in equilibrio con parole e segni.
L'arte la poesia trova il bersaglio
del mondo che si cambia da capire
condividendo adagio insieme agli altri
che vogliono che possono che fanno
tutti uguali e diversi avanti e indietro.

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Di oretta (del 17/09/2008 @ 10:22:06, in Album diario, linkato 16313 volte)

La poesia è un viaggio nel futuro e una difesa dalla follia. Per scriverla bisogna essere apprezzati e amati o il suo contrario, che significa avere un transfert positivo o negativo.  Il transfert è un rapporto amoroso profondo non volto alla conservazione della specie. Lavorai un anno intero per scrivere i ventinove endecasillabi della mia prima poesia. Un viaggio alla ricerca della nuova Italia, che mi impose l’apprendimento di un metodo.

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Di oretta (del 16/09/2008 @ 16:38:46, in Album diario, linkato 12696 volte)

Manovella
Manovella

Oggi ho pranzato con Lucia e Augusta, preziose aiutanti volanti.

La poesia, che sceglie con l'inconscio
dal mare del futuro le parole
nei chiusi endecasillabi ritmate,
riporta alla mia vita la speranza
d'un domani ammirevole che viene
luna e stelle alla notte quando è buio.

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Di oretta (del 15/09/2008 @ 12:25:17, in Album diario, linkato 16723 volte)

Fabrizio Merisi
Fabrizio Merisi

Oggi farò conversazione inglese con Carol e pranzerò in seguito con il mio traduttore
inglese la sua amica e Carol. Questa sera cenerò con Giovanni che porterà la locandina per una
mia prossima presentazione,

Con calma e con pazienza delegare
a chi non cerca altro, se ne gode,
e impara l’esattezza del lavoro.
La fabbrica dell’arte è una bottega
con stregoni apprendisti e fattucchiere.
E l’arte di ricevere è un lavoro
con variegata gente da invitare.

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Di oretta (del 13/09/2008 @ 15:30:18, in Album diario, linkato 18738 volte)

Margherita Bellini
Margherita Bellini

Ciò che raggiungi vale se continua
come i fiori nei frutti e i semi in alberi
e le foglie degli alberi in ossigeno.

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Di oretta (del 12/09/2008 @ 13:15:03, in Album diario, linkato 40013 volte)

Gianni Sutera
Gianni Sutera

Incapaci di sintesi e di analisi
disfuggono l’insieme e fanno muri
di sassi accumulati, oltre i giardini
dalle aiole fiorite, con le frane
precipitanti giù dagli alti monti
di cumuli obbrobriosi, l’altra faccia
la medaglia rovescia del ben fare.
Cumulando passioni e sentimenti
con la musica e l’arte condivisa,
il blocco dell’io sono e gli altri ciccia
che imperversa le lettere e il sapere
finirà nei cassoni spazzatura.
Non ci badare indietro avanti andando.

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Di oretta (del 11/09/2008 @ 15:36:25, in Album diario, linkato 9933 volte)

Io scrivo la lingua che parlo, non conosco la grammatica e la sintassi. A scuola non capivo niente di metrica latina e greca, che leggevo a orecchio mettendo gli accenti sul primo verso. Sono contro i risciacqui linguistici. Ho letto i Promessi sposi a dieci anni saltando tutte le descrizioni. È in libro che non sopporto più. Manzoni, che parlava milanese e francese, è stato bravissimo a scriverlo. Abbiamo fatto l’Italia e con l’aiuto della televisione parliamo tutti italiano. Evviva!


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Di oretta (del 10/09/2008 @ 08:43:37, in Al Corriere della Sera, linkato 94324 volte)


Un nome poetico per il computer
Sono una poetessa appassionata della lingua italiana. Un innamorato nel 1989 mi convinse a comperare un computer. Faticai per imparare a usarlo. Lo chiamai scompilatore e scrissi una poesia.

Il mio scompilatore ha nome mela
scrive conta disegna scheda stampa

è facile da usare come il frutto
che si morde si sbuccia si fa cuocere
con le torte gli arrosti in marmellata
per gelatina cotognate o sidro

fa scena nello studio mentre scrivo
sopra un pezzo di carta con la biro.

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Di oretta (del 09/09/2008 @ 11:03:33, in Album diario, linkato 16908 volte)


Il Giamaica

Precipitai nella schizofrenia paranoide a New York per una serie di concause. Mio fratello, celebre medico, riuscì a rimpatriarmi. Rifiutai il primo psicoanalista per svariati motivi, decisi di raccontare invece i fatti miei agli amici artisti invitandoli a cena tre volte la  settimana. Fu una scelta fortunata, gli artisti non temono la follia e sono in anticipo sui tempi.
Rimettere insieme gli artisti è un fine e un mezzo del mio nuovo guardare il mondo con “Le Poesie per Giovanni”. Emma, l’amica, che m’insegnò gli artisti e le cene moltissimi anni fa, incontrerà pittori vecchi e nuovi in una galleria d’arte che inaugura stasera la nuova stagione artistica dopo l’estate. Domani ha in progetto di tornare a Londra, mi piacerebbe che cambiasse idea.

Di qui di là di fuori sopra sotto
era un traliccio di ritrovi e incontri
le tampe le taverne le osteriucce
e le tabaccherie coi tavolini
anche il Giamaica e poi le gallerie
e il vecchio Biffi e il giovane Aldrovandi
da voi, da me con gli altri della zona,
la nostra zona la diceva Emma
mentr'io la chiamavo zona franca.
Michele, quest'estate, ti ricordi
dicevi " Noi ci siamo divertiti".

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Di oretta (del 08/09/2008 @ 18:41:54, in Album diario, linkato 20805 volte)


Cademartori

Ho avuto a pranzo la mia correttrice di bozze volante, con una vecchia compagna di cene, sua sorella e Paolo Di Stefano capitati per caso. Hanno promesso tutti di tornare. Sono contenta.

Quello che importa nel ricevere
è non preoccuparsi
di quello che succede
i fini e i progetti sono perle
che tutti possono pescare.

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