Non siamo tutti belli e grassi uguali
il più bello il più grasso il meno ricco
la più magra bellissima ubertosa
con un meno a ciascuno e tanti oltre
di dissestati conti mal congiunti.
La non cosa a qualcuno non ritorna
fiato e veglia piacere svestimento
di parole mal torte in disincanto.
8-1-09
Rivoltare in se stessi il cambiamento
rimuovendo le favole e gli errori
della riscossa e delle mutazioni.
Non fidarsi degli altri confidarsi
per ritrovare insieme il dire e il fare
dando spazio memoria tempo voglia
al riscatto avvenire lutti gioia.
La vita che continua è un’altra storia
che da luce speranza fiato amore.
7-1-09
Aspettare che venga in modo giusto
il problema dei mobili risolto.
Le cose hanno uno spazio nelle case
che specchiano le usanze e le confortano.
Il disordine inordina il futuro
invitando e spronando il cambiamento.
Disfarsi dell’inutile capendo
i bisogni dell’ieri e del domani.
Rinnovare agli amici spazi e luoghi
ritrovando se stessi nel cambiare.
6-1-09
Non pensare i vantaggi e gli svantaggi
il successo del molto poco o nulla
dentro l’utilità che si sprofonda
nell’inutile troppo dentro il cielo.
Lasciarsi raccattarsi ripigliarsi
senza nulla volere ma pretendere
la forza della logica natura
con lo spazio dell’ordine al disordine
e il silenzio del dire dentro il fare.
Aurelio C
Non chiudere la porta con paletti
né aspettare dal nulla voci e suoni.
Giocare con l’incanto alla ventura
aspettando leggendo conversando.
Riassestare nell’ordine il disordine
progettando con calma senza fisime.
6-1-09
Gabriele Poli
Non gettare altre pietre nello stagno.
Reagire a se stessi insieme agli altri
scegliendo spazio e tempo come capita
con calma sceverando il bene e il male.
6-1-09
Lino Marzulli
Tutto è nuovo diverso inaspettato
variante accomodante ognuno agli altri
che cercano volendo andare insieme
il libero se stesso di ciascuno.
Trovare abilità perdute nuove
rispettando l’antico che si cambia.
Non temere guardare preoccuparsi
la fiducia reciproca contando.
5-1-09
Inventare altra sorte alla fortuna
cercando di trovare il dritto andare
al rovescio con gli altri punto e virgola.
Spazio e tempo ventura senza sorte.
La cecità del monte senza storia
disfiata la pianura coltivava
distogliendo i sospiri dai respiri
tanti passi una virgola tre ponti
che distolgano i punti senza sbocchi.
Una nuova giornata avanti andare.
Non ripetere i passi ma cambiarli
lasciandoli se stessi nel cammino.
Non negare gli ermetici imitarli
se portano con l’alba un altro giorno.
Tutto è rotto diverso brutto bello
California lontana dietro l’angolo
che sta sveglia di notte mentre dormo.
È tempo di varcare cielo e mare
di disastri aggiustati fracassati.
Il tuo sonno mio sonno opposto strano
il parlare del dirsi confidarsi.
Non stipare le vele mucchi stracci
delle gare sportive sorpassate
sciorinare vicino il più lontano
dare ritmo alle cose senso voglia.
Aspettare tre giorni è poesia
con il chiaro lo scuro lampi luce
per il giorno e la notte all’incontrario
della terra rotonda con gli antipodi.
Ritrovare il sentiero e la fontana
tra gli alberi e il giardino disprecato.
Non pensare cercare diventare
altro tutto ricordo dentro il nulla.
Trovare la fortuna sotto gli alberi
grandissima giocosa senza abbagli.