Le cose si rovesciano aspettando
che il lavoro continuo trovi sbocchi
inaspettati coltivando amici
con interesse desiderio gioia.
Non il troppo né il poco quanto è giusto
per se stessi e per gli altri condividere.
Oggi aspetto a pranzo un gallerista per parlare d’arte, parleremo invece soprattutto di emigrazione per un libro, che ieri mi è stato donato, del figlio del gallerista.
Mi sto affezionando alle femministe che si ritrovano nella biblioteca di Cernusco sul Naviglio, dove sabato scorso accompagnata da due attrici e un percussionista palestinese ho letto con successo poesie dei miei tre ultime libri pubblicati. Giovanni Mingrino ci ha presentato.
Con calma e con pazienza insieme agli altri
le esperienze e gli eventi condividere.
Il potere per gli uomini è piramide
con un gran capo in cima e tanti servi
arrampicati sotto che guerreggiano.
Per le donne il potere è associazione
condivisa e allargata che vuol pace.
Bisogna litigare per emergere
e ossequiare insultare rivoltarsi;
o scambiarsi le idee nel navigare
tutti insieme con calma per la pace.
Internet meraviglia ausilio forza
ha il limite non senso del virtuale.
Occhi orecchie le mani odori gusto
per fare per sapere e condividere.
Non siamo guelfi o ghibellini, bianchi o neri, destri o sinistri in balia di governi sempre più incapaci mafiosi corrotti, siamo italiani europei con l’euro che ci difende dalla furbizia nonostante qualche difetto di crescita. Ieri al Corriere della Sera eravamo in Europa, con il ministro del tesoro italiano che dialogava con due membri italiani del consiglio economico europeo. Per assistere al dibattito era in atto anche una selezione naturale al di fuori delle pastette che mi ha permesso di partecipare. Cinquant’anni fa nella mia prima poesia ho visto l’Italia andare in rovina. Oggi sono convinta che siamo in ripresa.
Lo sforzo di capire e di annotare
dentro il proprio sapere il mondo e gli altri
è un obbligo di scelta poesia
che coi prati la ghiaia e la fontana
ravviva con il senso il proprio agire.
Gli errori del passato propri e altrui
con le piccole storie e quelle enormi
bisogna superare riconoscere
dentro il proprio possibile con calma.
La vita che continua è la speranza
contro il male potere morte lutto.
Il passato convincere al futuro
capendo persistendo camminando.
Non andare oltre il limite aspettare
procedere con calma stare quieti
non negare il già fatto sistemarlo
non perdersi nel troppo vuoto nulla
di parole passate non più tempo.
Claudia Battistioli
Giocare col futuro non ha senso
indovinare il dopo il come il quando
nel mondo che si cambia e che rovescia
il rapporto tra donne razze uomini
tra poesia pittura arte musica
tra filosofi e dotti vecchi e nuovi.
Parlare condividere ascoltare
evitando i confronti e le guerriglie
bisogna con pazienza perseguire.
Claudia Battistioli
La mia prima poesia, dedicata all’Italia, è un pianto per i valori della Costituzione perduti con la possibilità oltre di recuperarli.
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Piango solo perduta la speranza
dei giorni della rabbia e dell'angoscia
dell'ira che nell'odio ci sconvolse
strappandoci con lacrime alla guerra
poiché nella rovina il nostro volto
ritrovammo e il senso della vita
con l'armonia del tempo la natura
e fummo insieme liberi e fratelli.
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la vita che continua oltre le idee
portando nuove gemme di speranza
che fa tacere dentro le parole
e ritrovare il ritmo delle cose.
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Pietro Nenni
Nelle elezioni del 1946 la democrazia cristiana ebbe il 35,2 % dei voti, il partito socialista il 20,7 % dei voti, il partito comunista il 18.9 % dei voti. Nelle elezioni del 1948 il capo dei socialisti, Pietro Nenni, aggregandosi a Togliatti, capo dei comunisti, avviò il suo partito verso l’attuale inesistenza, portò la democrazia cristiana all’egemonia politica del parlamento con il 48,5 % e rese il partito comunista italiano il più forte in occidente, precipitò l’Italia nella guerra fredda e la classe politica nella corruzione per l’apporto di denaro dall’Unione sovietica e dagli Stati Uniti. Mirella Serra ha scritto sugli eventi dell’epoca un libro “I profeti disarmati” in cui Pietro Nenni non è mai nominato, a quanto si legge nella pagina CULTURA sul Corriere della Sera oggi. La falsificazione della storia del 1948 rende noi italiani politicamente corrotti per natura.
Angelo Riccobene
Lo sforzo verità coraggio stima
di se stessi valore poesia
è fatica passione sortilegio
che segue la corrente reinventando
l’arte vita possibile del fare
coi meriti i difetti le avventure
nel mondo che si cambia del vissuto.
I compagni di viaggio riconoscere
lamentando o lodando nell’andare
senza false accoglienze d’irreale
perbenismo gentile inconcludente.