Oggi verrà Anita, una nuova amica che mi son fatta tra le femministe di Cernusco. È iscritta a Rifondazione comunista e ha fatto una lunga psicanalisi. Parleremo della mia Italia, che canta il periodo democratico e felice in cui fu varata la costituzione, ne piange la fine, spera che ritorni e onora i morti in guerra. Sono sicura che capirà. Parleremo anche degli immigrati e della clitoride.
Ina Bianco
Non librini, ma strisce di poesie e immagini sto facendo su tema.
Periferia con dipinti di Gabriele Poli e Mitomodernismo con Valentino Vago.
Sto pensando a strisce con pittrici per una lettura l’8 marzo. Domani incontrerò Ina Bianco.
Ritrovare i parlanti arte musica
per le orecchie e per gli occhi la pittura
vuol dire verità salvezza vita
è trovare al destino una misura.
Valentino Vago
Freud pensava che l’inibizione dell’attività clitoridea alla pubertà fosse fisiologica nella donna. In Europa si praticava e si pratica psicologicamente la castrazione della clitoride, che in Africa è spesso ancora chirurgica.
Non è filosofia la psicanalisi
che non vuole sapere ma curare.
È scienza dell’amore che la logica
cerca spesso negando di fuggire.
Gabriele Poli
Le poesie senza immagini nessuno le leggerebbe, le immagini senza poesia nessuno le vorrebbe. I librini con poesie e immagini piacciono molto. Penso a un librino sulle periferie con quadri di Gabriele Poli e anche al mitomodernismo che anni fa mi coinvolse. Ritrovare i pittori e la loro amicizia per un impresa in comune.
Ritrovare i parlanti arte musica
per le orecchie e per gli occhi la pittura
vuol dire verità salvezza vita
è trovare al destino una misura.
Luca Giovagnoli
La condivisione amicizia con le femministe, che s’incontrano il giovedì mattina nella biblioteca di Cernusco, si è oggi consolidata e accresciuta.
Una trama e un ordito in ogni impresa
che giostrano gli umani tessitura.
La tela si fa insieme comparando
le trame con gli orditi e con le idee
degli altri che s’incontrano e si leggono
sul fare degli umani e sul sapere.
Claudia Battistioli
Non andare oltre il limite aspettare
procedere con calma stare quieti
non negare il già fatto sistemarlo
non perdersi nel troppo vuoto nulla
di parole passate non più tempo.
Un progetto del vivere ogni giorno
per ricordare ed essere quel giorno.
Non andare oltre troppo ma aspettare.
Stamattina, secondo il mio uso, ho regalato in metropolitana una poesia a una gentile offeritrice del suo posto a sedere. Ha letto e riletto a lungo la poesia retro - verso con immagine. “Lei non sa come mi aiuta!” ha dichiarato alla fine.
Pochi endecasillabi naturali con immagine correlata inducono meditazione e attenzione riequilibrando i due emisferi del cervello. È la spiegazione tecnica del successo che hanno le poesie che regalo andando in giro per la città. Le immagini artisticamente correlate hanno funzione basale.
Gabriele Poli
La difficoltà per i giovani Palestinesi, che studiano musica con i giovani Israeliani, è di far comprendere le ragioni ai connazionali dell’apprendere faticando arte.
Darsi senso è difficile e complesso
in un mondo di folle che si accalcano
rovesciandosi contro grida insulti.
Ho distribuito anche a loro ieri con gioia il mio librino: “È la pace la strada” in italiano e nella traduzione inglese.
Non si può fare tutto, la fontana
ha limiti di getto e di capienza
strabordare disfiata e toglie acqua
invece di donarla fa pantano.
Questo no questo sì quest’altro forse
non dipende da noi se l’alea corre.
Non guardare oltre il naso ma sapere
che l’intorno è grandissimo e incompreso.
Non chiudersi in recinti stare in piazza
con attenzione ai limiti del troppo
del pochissimo e al nulla che si svaria
nella montagna di rifiuti incubo.
Ho partecipato a tre concerti con Palestinesi e Israeliani insieme.
Il Goethe-Institut Mailand e Senza Frontiere - Without Borders Film Festival
hanno il piacere di invitarLa
alla proiezione del film
Knowledge is the Beginning
di Paul Smaczny
sulla West-Eastern Divan Orchestra
diretta da Daniel Barenboim
lunedì 19 gennaio, ore 19.00
Anteo spazioCinema
via Milazzo, 9 - Milano
saranno presenti:
il maestro Daniel Barenboim e Mariam Said
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, si consiglia prenotare al numero 02 439 127 69 int. 3
Nella mia prima poesia dedicata all’Italia, che ho messo un anno a scrivere più di cinquant’anni fa, ho visto l’Italia precipitare nella disperazione. Sono diventata di parer contrario anche perché la disperazione riconosciuta oggi da tutti stimola moltissimi a reagire. La mia Italia, che termina invocando la speranza, entusiasma i ragazzi a scuola, mi è successo anche pochi mesi fa con sette classi. È la ragione per cui possiedo una casa editrice e non sono costretta a dipendere da letterati e editori antichizzanti. Le mie poesie entusiasmano molti illetterati compreso un mendicante che anche questa mattina mi ha confortato con la sua approvazione.