Luce con il buon Natale mi ha augurato un anno imprevedibile.
Spero che abbia ragione.
Ursus Wehrli
Ma l’ordine cos’è, cos’è il disordine.
Fare ordine scegliere buttare
è faticoso e stanca come scrivere.
Dare senso alle cose un posto un nome
adagio con pazienza poco a poco.
Gianni Sutera
Il sogno che si avvera fa paura,
ma il lavoro gli impegni la fatica
con la gioia, il piacere, lo stupore
e la voglia di festa la cancellano.
Natale voglio cerco la gaiezza.
Non pensare da soli contro gli altri
ma capire ascoltando il proprio modo
d’appartenenza differente e uguale.
Sia Giovanni che Roberto, i referenti del mio ultimo libro “Le poesie per Giovanni”, erano convinti che sarei diventata intellettualmente meno attiva, dopo la pubblicazione del libro. Lavoro invece come non mai, “Le poesie per Giovanni” hanno cambiato il mio modo di esistere in mezzo agli altri, mi hanno dato coscienza dei miei diritti doveri di poetessa civile.
Le cortesie i doveri le abitudini
cambiano senso e suono, si rivoltano.
Guarda avanti e cammina, non pensare
le cose si riaggiustano facendo.
Bruna Aprea
Non sono questi tempi di battaglie
rabbie guerre dispetti, ma del fare
adagio con pazienza meditando.
La poesia civile senza nomi
dell’alludere eludere lagnandosi
è impegno senza rischio che rimastica
cieca e sorda il silenzio del non dire.
Le ragioni la logica il sapere
le regole le norme le tendenze
i diritti i doveri le certezze,
conservare stracciare ripescare
nel passato futuro poesia.
Nella scacchiera della vita il dado
si rivoltola e cambia la sua faccia.
Sabato 5 luglio 2008 alla Sapienza di Roma ho presentato i miei tre ultimi libri pubblicati leggendo poesie accompagnata da Yuval Avital Israeliano chitarra classica e da Walid Hussein Palestinese percussioni. Ho trovato una Roma diversa, non ho incontrato neanche un romanaccio.