Dramma
in tre atti |
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Prologo
Daniel Paul Schreber, un giudice tedesco
ricoverato in manicomio dal novembre del
1893, cominciò nel febbraio del 1900 a
scrivere un libro autobiografico, lo intitolò:
*Memorie di un malato di nervi* e lo pubblicò
a sue spese nel 1903,.dopo che gli era
riuscito di annullare l'interdizione e di
tornare a casa propria con sua moglie. Il
libro lo rese famoso, perché fu indagato da
Freud, Jung, Lacan ed altri.
Lo 'ho ripreso in mano nell'edizione
italiana per un punto che mi aveva intrigato
anni addietro alla prima lettura.
Per Freud il delirio di Schreber ha avuto
origine da un assalto di libido omosessuale
nel periodo critico del
"climaterio" maschile.
A mio modo di vedere, invece, Schreber
precipitò nel delirio al secondo ricovero.
dopo tre mesi, per l'allontanamento della
moglie e l'abbandono dei medici con
conseguente perdita di ogni speranza di
cura.
Il delirio per me è il reperimento di una
realtà personale accettabile, dopo il
crollo della realtà condivisa o verbale
divenuta insopportabile. La realtà infatti
esiste in quanto ne siamo coscienti e la
possiamo esprimere con pensieri e parole,
cioè la condividiamo con altri uomini.
In seguito mi sono appassionata e ho
cominciato a leggere e rileggere le
"Memorie".
Laureata in medicina proveniente dalla
psicanalisi e dalla schizofrenia, ho
lavorato anni in istituti psichiatrici con
psicotici cronici e mi sono abituata,
sentendo e risentendo le loro idee
deliranti, a capire il perché e il percome,
a trovare un senso, una ragione, una
necessità.
Ho applicato questo stesso metodo alle
percezioni ed esperienze che Schreber
racconta di sé medesimo.
Le scene che seguono danno atto di quanto,
leggendo e rileggendo, mi è stato possibile
comprendere di Schreber e del suo mondo. |
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