Le Betulle
Edizioni Fai da Te Milano 2004-
Recensione su “Punto di vista”n. 42, , anno XI,ottobre-dicembre
2004
Luciano Nanni - Poesia. Tutto è armonioso in
questo singolare libro, compresa la bella
prefazione e la grafia della traduzione in Farsi
che emana un fascino straordinario per
l’eleganza visiva. Frequenti le quartine –
omaggio a Omar Khayyam? Un mondo arboreo e
floreale di raffinata inventiva, per esempio il
distico “Cinque linee di luce intervallate /come
una volta del pensiero antica” (p. 21). Qui il
tempo pare non far presa, poiché la parola
“levigata” nella sua estrema purezza poco
concede alla caducità del presente, creando un
giardino (quasi) felice e perfetto nella sua realtà.
Asghar Ebrahimi - dalla prefazione ( 2004 ).
Che differenza c’è tra la poesia e la realtà?
Tra la natura e la sua descrizione in forma
poetica?
Nessuna : la poesia, così come la natura, è
parte della realtà, nell’acezione più ampia
del termine.
L’unico elemento discriminante, che ci permette
di dare un senso alla letturapoetica è il poeta
stesso. Ma il poeta è un essere umano, quindi un
elemento naturale, così come sono derivati dalla
natura, in qualche modo, l’inchiostro con cui
scrive e la stoffa sucui dorme, situata dietro
alla finestra di legno da cui osserva un giardino.
Che cosa distingue Oretta da chi legge i suoi
versi? Probabilmente una serie di caratteristiche
che variano da persona a persona caratteristiche
fisiche e psicologiche, condizionamenti
ambientali, l’inclinazione spirituale o la
levatura morale. Allora perché Oretta vede ciò
che noi non vediamo? Che cosa distingue ciò che
osserviamo noi da ciò che osserva lei?
Forse noi vediamo la realtà, mentre il poeta, che
ha la possibilità di staccarsi da essa, vede la
verità.
Dietro una finestra, quella di un manicomio,
Oretta riesce a scorgere l’eterno immutabile che
si cela dietro ad una continua trasformazione,
osserva gli alberi che restano uguali
all’interno di un giardino soggetto a
cambiamenti climatici. In questo continuo mutare
di versi ne fanno un’unica realtà inscindibile:
poco conta la suddivisione in giorno e notte,
nelle quattro stagioni, che il ciclo della terra
intorno al sole impone a noi esseri viventi di
questo pianeta.
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