Lettera a Sergio Romano - Corriere della Sera
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Elisa Bistocchi
Caro Sergio Romano, chiedo una sanatoria per gli emigrati che lavorano in Italia senza permesso di soggiorno. La legge attuale, che condanna alla prigione da sei mesi a tre anni chi dà lavoro agli emigrati clandestini, è d’impossibile applicazione e trasforma i clandestini in schiavi senza tutela. Per la dignità d’Italia chiedo il suo aiuto. Ho letto con interesse il libro di suo figlio “Misto Europa” e le chiedo come potremmo vivere oggi in Italia senza il lavoro degli emigranti. Affrontare il problema con semplicità e realismo, nella crisi economica che stiamo subendo, ha anche risvolti pratici da considerare. Gli esseri umani non sono macchine, lo sfruttamento e l’odio portano disamore e sventura.
Cordialmente,
Oretta Dalle Ore
Nel vento tra le foglie e la tempesta
strappati via dall’albero e dai rami
caporali di morte e di rovina
trascinano maltrattano snaturano
i lavori incredibili sommersi
ondeggianti nel nulla rabbia morte.
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