Sarajevo
 
Angela Buccheri andò dieci volte a Sarajevo. Dal suo racconto che registrai, usando le sue stesse parole, ho tratto il dramma.
  
È sempre un'emozione
quando si entra a Sarajevo, 
é come quando, 
ecco, come tornare a casa, 
come tornare a casa per me, 
quando arrivo a Sarajevo.

io non amo la città, 
ma quello che ormai rappresenta 
Sarajevo, una città sconquassata, 
una città dolorante, 
però io per città non intendo la città, 
bensì i cittadini, ecco, 

quando io dico Sarajevo, 
dico 300 mila persone 
con una sola parola: Sarajevo.
che poi sono tutti, 
uomini, donne, bambini, 
tutte quante queste 300 mila persone 
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