Gianni Sutera
Il computer e internet hanno rivoluzionato l’editoria. Possiedo una casa editrice, perché ho avuto la fortuna d’incontrare Celestino, un artigiano che ha aderito alla rivoluzione e si è inventato il mestiere di coordinatore tipografico. Suo figlio Emanuele viene a casa mia e trasferisce il libro da stampare su una chiavetta. Nel giro di pochi giorni Barbara mi spedisce il pdf del libro via internet dalla Brianza. Barbara nel pomeriggio fa un altro lavoro. Il pdf è corretto nel tempo libero da Lucia, che lavora come interprete in una banca ed è molto pignola. Celestino nel frattempo sceglie la tipografia adatta per stampare il libro. Quattro anni fa, per la Fiera del libro di Torino, abbiamo stampato sette libri in cinque settimane. Quest’anno ho stampato sei libri e sto aspettando la traduzione del settimo, ho anche in progetto una ristampa con inglese a lato. Inventare nuove distribuzioni è l’altra faccia della rivoluzione editoriale. Quest’anno ho persistito nella regalia capillare di poesie con immagini, ho distribuito con successo un librino in sette classi di scuola media e ho presentato tre libri con accompagnamento musicale alla Sapienza di Roma.
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