\\ Poesie d'autore online : Storico : Poesie di Capodanno (inverti l'ordine)
Di seguito tutte le poesie pubblicate in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di oretta (del 27/12/2008 @ 11:42:25, in Poesie di Capodanno, linkato 16536 volte)

Ricercare i giardini e la fontana
l’andare lentamente camminando.
La vita che continua è un’avventura
da conseguire torcere appiattire
nel costume usuale avanti e indietro.
Il senso non perduto si rinnova
nella monotonia che si ripete
variando la misura festa e gioco
del passato presente vecchio e nuovo.
27 – 12 – 08

 
Di oretta (del 28/12/2008 @ 11:15:12, in Poesie di Capodanno, linkato 11373 volte)

Umberto Faini
Umberto Faini

Un’altra poesia - Fontes iam sitiunt - Le sorgenti ormai hanno sete

Non  cercar oltre i limiti la rete
che impedisce dispera toglie vita,
non varcare il destino del possibile
chiudendo la speranza oltre il lontano.
La fine di se stessi è nel principio
da capire disdire accalappiare
per dare una misura al dire e al fare.

 
Di oretta (del 29/12/2008 @ 09:56:37, in Poesie di Capodanno, linkato 16440 volte)



Baldo Pellegrini

Amici mores noveris, non oderis - Cerca di rinnovare i costumi dell'amico, non odiarli

Con chi cerca polemiche non senso
andare fuori campo col discorso
precipitando nel reale il nulla
ripetitivo senza scopo e fine
del dire e fare per aver ragione.
La rima che non rima dirompente 
non precipita uguale come un eco.

Per spiegare la modernità della mia casa editrice, messa in forse, ho raccontato le regole del nuovo premio Tassoni cui parteciperò.

 
Di oretta (del 30/12/2008 @ 12:26:10, in Poesie di Capodanno, linkato 17517 volte)

Un’arte stratosferica antiquata
si ammolla nei successi non successi.
Come se nulla fosse continuare
con lo stile di sempre i cambiamenti
inavvertiti e lenti ma diversi.
Pietre e sassi che inondano lo stagno
dischiudendo sorgenti con gran botto.

 
Di oretta (del 31/12/2008 @ 06:45:36, in Poesie di Capodanno, linkato 32958 volte)

Emilio Tadini
Emilio Tadini

Multa paucis - Molte cose in poche parole

Un anno imprevedibile e fecondo
Oretta Dalle Ore a tutti augura

 
Di oretta (del 01/01/2009 @ 10:35:13, in Poesie di Capodanno, linkato 20530 volte)

August Macke
August Macke

Un anno mal finito ricomincia
possibile impossibile diverso.
Guardare indietro avanti divertirsi
a scegliere con gli anni altri pensieri
variando rimuovendo lastricando.
Per se stessi e per gli altri diventare
fare stare discutere capire
la poesia nell’urlo e nel silenzio.

 
Di oretta (del 02/01/2009 @ 07:45:15, in Poesie di Capodanno, linkato 18949 volte)

Gabriele Poli
Gabriele Poli

Costretta dalla sorte ho fatto ordine
sono uscita dal caos del non sapere.
Ho cambiato concetti e dismisure
ho accettato altra gente e l’ho perduta.
La mia diversità che costa cara
è come un patrimonio che si sfalda
perdendosi allargandosi crescendo.
Non andare oltre troppo rimanere
nei limiti aspettando senza remore.

 
Di oretta (del 03/01/2009 @ 12:17:40, in Poesie di Capodanno, linkato 12666 volte)

Ritrovare il sentiero e la fontana
tra gli alberi e il giardino disprecato.
Non pensare cercare diventare
altro tutto ricordo dentro il nulla.
Trovare la fortuna sotto gli alberi
grandissima giocosa senza abbagli.

 
Di oretta (del 04/01/2009 @ 19:51:04, in Poesie di Capodanno, linkato 12508 volte)


Tutto è rotto diverso brutto bello
California lontana dietro l’angolo
che sta sveglia di notte mentre dormo.
È tempo di varcare cielo e mare
di disastri aggiustati fracassati.
Il tuo sonno mio sonno opposto strano
il parlare del dirsi confidarsi.
Non stipare le vele mucchi stracci
delle gare sportive sorpassate
sciorinare vicino il più lontano
dare ritmo alle cose senso voglia.
Aspettare tre giorni è poesia
con il chiaro lo scuro lampi luce
per il giorno e la notte all’incontrario
della terra rotonda con gli antipodi.

 
Di oretta (del 05/01/2009 @ 08:40:51, in Poesie di Capodanno, linkato 13228 volte)


Inventare altra sorte alla fortuna
cercando di trovare il dritto andare
al rovescio con gli altri punto e virgola.
Spazio e tempo ventura senza sorte.
La cecità del monte senza storia
disfiata la pianura coltivava
distogliendo i sospiri dai respiri
tanti passi una virgola tre ponti
che distolgano i punti senza sbocchi.
Una nuova giornata avanti andare.
Non ripetere i passi ma cambiarli
lasciandoli se stessi nel cammino.
Non negare gli ermetici imitarli
se portano con l’alba un altro giorno.

 
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