Auguste Renoir
A me il gioco piace quando si vince tutti insieme, e vorrei non aver vinto una gara di sci cinquantasei anni fa, perché stavo scoprendo la poesia e la vittoria m’impedì di parlarne.
Uno dei miei fiorai sostiene che ho scritto una poesia in elogio del gioco e la vorrebbe per un amico appassionato giocatore. Io gioco a bridge, da quando avevo dodici anni, e gli ho portato la poesia per il bridge.
Giocare a bridge è stare in compagnia
mescolando i pensieri con le carte,
è agitare problemi nella mente
con piccole scommesse insieme e contro,
è evitare politica e conflitti
discorsi filosofici e poetici,
è godersi il ripetere variando,
fin tardi nell'età, di astuzie e regole.
La porterò stamattina al fioraio con la copia di un dipinto d’Auguste Renoir.
Angelo Riccobene
Auguste Renoir
Il mio mondo è cambiato non so come
non voglio disperarmi né combattere
Giovanni non Giovanni incomprensibile
sta sotto casa e dorme notte e buio.
Stasera verrà Ezio sito nuovo
e partirà l’Italia dei bambini.
Domani è un altro giorno chissà come