Domenico Quaranta
I nostri rapporti con la malattia, la morte e la vecchiaia sono completamenti cambiati, come quelli con i viaggi, la comunicazione, l’apprendimento, l’appartenenza culturale e sociale. La poesia e l’arte devono adeguarsi ed evitare il post-moderno che pretende la consequenzialità. La necessità è di trovare modi comuni e diversi superando l’isolamento.
Il nuovo è una famiglia amici caso
che si incontrano insieme nel destino.
Non domandare mai – lascia che l’aria
porti luce ai respiri con l’ossigeno.
Lasciati indovinare non capire
le sorprese malcerte del futuro.
MANOVELLA
Il tempo che si allunga e che innamora
del fare nella vita insieme agli altri
dà con gioia agli scambi percezione
di passato e futuro nel presente.
Tante reti nel mare apprendimento
con molti avanti e indietro condivisi
del possibile bene via dal male.
MARIA LUISA SIMONE
L’amico mendicante, che ama le mie poesie e le sceglie con cura affidandosi alle illustrazioni complementari, ha sostenuto ieri che il vivere d’ispirazione mi ringiovanisce, mi ha dato quarant’anni, ho contrapposto le mie canizie, che però il cappello da pioggia in quel momento nascondeva.
Aggiungo una poesia, fronte e retro, che mi ha richiesto per un amico uno dei miei fiorai.
La buona educazione non insegna
a seguire le regole del gioco
ma è l'arte di cambiarle poco o tanto
senza che mai nessuno se ne offenda.
Procedendo per prove e per errori
si sbaglia sempre e non si sbaglia mai,
perché la verità che si ricerca
bisogna poi esprimerla in maniera
che diventi accettabile per gli altri.
Non precedere il tempo né seguirlo:
troppi altri valori e discrepanze
assediano il momento dire e fare.
Non farsi disviare e contagiare
camminando con calma il pieno e il vuoto
del tutto intorno e oltre dei giardini.
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L’Italia ritrovata
La mia Italia, disegnata a scuola dai bambini divisa in dieci parti, è una meraviglia. Ieri Angela mi ha portato i disegni di cinque bambini stranieri. Mi viene da piangere per la contentezza. Francesco porterà la striscia della mia Italia da disegnare in una quarta elementare dell’entroterra di Parma. Laura, Giovanna e Giorgio sono interessati al progetto.
Io non pubblico per vendere, ma per essere letta. Io non scrivo per pubblicare, ma perché ho l’ispirazione. Lavoro per necessità e passione usando il mio denaro, che considero un ottimo servo e tratto bene. Portare la mia Italia nelle scuole è il fine che mi ha indotto a costituire la mia casa editrice. Altri fini si sono aggiunti e mi rallegra possederla.
Angelo Riccobene
Due progetti precisi e tanti vaghi
aspettano occasioni amici forza
per diventare case parchi aiole
e canti con dipinti poesia.
Accettare con gli altri anche se stessi
riconoscendo i limiti e gli appigli
per salire discendere afferrare
le occasioni fortuna tempo e luogo.
Non pensare temere prevedere,
Cronos è il tempo lineare, kairos il tempo vissuto qui e ora.
Massimo Campigli
Il vuoto niente altrui ghiaccio buriana
che offende spreca gela va accettato
riempito di disegni non distrutto
con l’altro male nulla del rifiuto.
La storia che dimentica e si svaria
nel troppo molto insieme non sintetico
perde i pezzi si scuce si arrabatta
precipita nel vuoto disfiatato
togliendo l’oltre andare alla speranza.
Ci sono tanti mondi modi vite
per guardare il futuro col passato
le persone importanti e i meno altri
che oscillano la storia e le memorie.
Il troppo molto insieme è senza fine.
Accettare il possibile del fare
precludendo gli spazi senza sforzi
di discussioni inutili svaganti.
Viaggio luogo ricordi nostalgia
traghettante ai pensieri le parole.
Parola meraviglia voce suono
di passione che accende vita e amore
sconvolgente memoria poesia.
Il coraggio e l’amore poesia
è un dono che vivendolo si dona
Il mio computer si è bloccato, ne ho comperato uno di nuova generazione, sto imparando a usarlo. È come un trasloco, sono piena di oggetti introvabili e ho un nuovo sistema della luce, questa notte è saltato tutto e poi si è aggiustato da solo.
Nel 1989 chiamai il mio primo computer scompilatore e scrissi:
Il mio scompilatore ha nome mela
scrive conta disegna scheda stampa
è facile da usare come il frutto
che si morde si sbuccia si fa cuocere
con le torte gli arrosti in marmellata
per gelatina cotognate o sidro
fa scena nello studio mentre scrivo
sopra un pezzo di carta con la biro
1990.
Continuo a scrivere su pezzi di carta, che copio poi nel computer con fini didascalici e di memoria.