Augusta Walker
Il sole che continua e che sconvolge
in ottobre i ricordi dell’autunno
buio freddo piovoso mal gradito
accettiamo con gioia e meraviglia.
Nel mondo che si cambia il nostro compito
eseguiamo lasciando agli altri il loro.
Oggi andrò a Verona per la festa autunnale di famiglia
C’è sempre un lato insieme se si vuole
d’amore d’amicizia di ricordo
che dona conoscenza intelligenza
all’intuito dell’essere se stessi
per potere nel tempo continuare.
Sabato 18 ottobre alle 16,30 nella biblioteca comunale di Cernusco sul Naviglio presenterò le “Poesie per Giovanni” edizione fai da te. Cercherò una libreria di Cernusco, che venda su un carrellino i miei libri a suo vantaggio. La libreria Einaudi così faceva nei teatri di Milano molti anni fa.
Per scrivere bisogna stare in ozio
evitando le brighe del negotium
cioè la vita pratica le imprese
della casa degli ospiti dei libri
da offrire in conoscenza diffusione.
Delegare è la strada da percorrere
sbagliando riprovando indovinando.
Assia Djebar
“Queste voci che mi assediano – Scrivere nella lingua dell’altro” di Assia Djebar è il libro che ho comprato stamattina. Assia è la scrittrice che stanno presentando le femministe di Cernusco sul Naviglio nella biblioteca comunale, dove sabato 18 ottobre alle 16,30 sarà presentato anche il mio “Poesie per Giovanni”. Assia Djebar è un’algerina che scrive in francese, durante la sanguinosa guerra di liberazione del suo paese.
Adriana Pullio
La fantasiosa libertà del dire
che mi dona parlando poesia
è tornata col vento e con il sole
che internet dà alla vita tra le nuvole.
Il coraggio del vivere e sentire
che si ascolta e racconta di sé all’altro
ridà voce e passione all’avventura
di trovare nel buio luce e voglia.
Senza cercare indietro avanti oltre
con fiducia attenzione garbo forza
afferrare ogni giorno nel possibile.
La pioggia leggera che cade
deserta i giardini
ma bagna i piccioli alle foglie
tenendole vive.
Il bene ed il male non sono
uguali per tutti
e quello che è meglio non sempre
si riesce a capire.
Oggi pranzerò con la mia segretaria volante e cenerò con il mio ispiratore – deciderò con loro il mio prossimo fare.
Da soli non si va – si trova insieme
il cammino sentiero bosco prato
nella metaforia della natura
che l’arte poesia musica scienza
dona a ognuno per tutti e agli altri insieme.
Giuliano Guatta
Esistere se stessi nel passato
ritrovando i sentieri e le contrade
gli sforzi e le fatiche coi piaceri
le negazioni e gli altri accompagnanti.
Un pezzetto di vita che riemerge
per gli altri condivisa da spartire
dentro l’antica poesia memoria
dà fiato libertà speranza amore.
Oggi porterò le mie commedie a un nuovo amico attore incontrato sabato.
Elisa Bistocchi
Caro Sergio Romano, chiedo una sanatoria per gli emigrati che lavorano in Italia senza permesso di soggiorno. La legge attuale, che condanna alla prigione da sei mesi a tre anni chi dà lavoro agli emigrati clandestini, è d’impossibile applicazione e trasforma i clandestini in schiavi senza tutela. Per la dignità d’Italia chiedo il suo aiuto. Ho letto con interesse il libro di suo figlio “Misto Europa” e le chiedo come potremmo vivere oggi in Italia senza il lavoro degli emigranti. Affrontare il problema con semplicità e realismo, nella crisi economica che stiamo subendo, ha anche risvolti pratici da considerare. Gli esseri umani non sono macchine, lo sfruttamento e l’odio portano disamore e sventura.
Cordialmente,
Oretta Dalle Ore
Nel vento tra le foglie e la tempesta
strappati via dall’albero e dai rami
caporali di morte e di rovina
trascinano maltrattano snaturano
i lavori incredibili sommersi
ondeggianti nel nulla rabbia morte.
Adriana Pullio
Le idee sono fiammate senza legna
una palla di carta che s’incendia
con bisogno di cura e combustibile
per diventare oggetto voglia vita.
Un oggetto che cambia le abitudini
e diventa speranza di riscatto
toglie il fiato spaventa rende stanchi
ma la fortuna ha il ciuffo solo avanti
e bisogna afferrarla, dietro è calva.
La fiammata è un periodico d’idee.