Angelo Riccobene
Ritrovare i pensieri e le parole
del difficile antico vecchio e nuovo
senza colpe né rabbie per gli errori
evitando rimproveri e disguidi.
Le parole del dono poesia
appartengono a tutti non al vento
dentro il cielo sereno e con la pioggia
che alimenta e distrugge nella vita
poco e tanto a ciascuno in bene e in male.
Gennaro Sardella
Il gioco libertà tempo valore
nel difficile altro del ricevere
toglie spazio col vento e con la pioggia
all’andare per strada nei giardini.
Non cercare oltre troppo accontentarsi
del possibile tanto che si gode.
Non rallentare correre e accettare
i bisogni degli altri come i propri.
Acimboldo
Giocare ai bigati col magro destino da fuoco al camino dei tempi passati rendendoli ingrati. Un nuovo futuro con pancia a canguro da fiato e piacere al nuovo godere nel mondo più duro. L’errore di Nenni da tutti ignorato ha reso il mercato politico un fato con danni perenni. Non c’è socialismo non c’è comunismo sinistra smarcata con destra malnata nel mar perbenismo. Il ridere è un’arte che cambia le carte in mano ai violenti e ai troppi perdenti che stanno da parte.
Angelo Riccobene
Accettare il futuro come viene
senza regole fisse ma sveltibili.
C’è la luna stasera da guardare
difficile nel cielo sale o scende.
Per seminare idee la vita è prato
con margherite anemoni giacinti.
Non pretendere troppo ma aspettare
ogni giorno quel giorno un altro giorno
nella vita pensiero proprio e altrui.
Non pensare per gli altri ma accettare
le varianze continue dello scambio
agevole continuo intermittente
che da spazio alle corse nelle attese.
Giuliano Guatta
Non farsi boicottare né imbrogliare
mantenendo i rapporti nel possibile.
Il mal fatto guadagno à una sciagura
che distrugge il piacere del ben fare
che è possibile sempre se si accetta
di non storcere il naso e andare avanti
disviando al futuro il mal passato.
Eva Massarani
Cambiar le carte in tavola del gioco
non significa imbroglio se si riesce
a sancire l’accordo tra chi gioca.
Le regole lo stato la fortuna
non sono sempiterne ma variabili
coi limiti del senso e del possibile.
L’impossibile è morte sfacimento
è guerra fuori tempo ritmo suono.
Eva Massarani
Qualche volta la scelta è di non fare
accettando il momento vuoto e nulla
dell’oggi per le cose di domani.
Il presente possibile del fare
ha il limite del giorno e della notte
per se stessi e per gli altri attorno e intorno
nel rispetto del kairos proprio e altrui.
Costruire castelli senza sabbia
sulla riva del mare poesia
è il finale principio del ricevere.
Stare uniti godere costruire
rivedendo gli approcci e le convalide
nel ritrovarsi insieme cambiamento.
Il mio computer si è bloccato, ne ho comperato uno di nuova generazione, sto imparando a usarlo. È come un trasloco, sono piena di oggetti introvabili e ho un nuovo sistema della luce, questa notte è saltato tutto e poi si è aggiustato da solo.
Nel 1989 chiamai il mio primo computer scompilatore e scrissi:
Il mio scompilatore ha nome mela
scrive conta disegna scheda stampa
è facile da usare come il frutto
che si morde si sbuccia si fa cuocere
con le torte gli arrosti in marmellata
per gelatina cotognate o sidro
fa scena nello studio mentre scrivo
sopra un pezzo di carta con la biro
1990.
Continuo a scrivere su pezzi di carta, che copio poi nel computer con fini didascalici e di memoria.
Viaggio luogo ricordi nostalgia
traghettante ai pensieri le parole.
Parola meraviglia voce suono
di passione che accende vita e amore
sconvolgente memoria poesia.
Il coraggio e l’amore poesia
è un dono che vivendolo si dona